domenica 10 giugno 2012

QUELLO CHE M’ASPETTO DA D’OTTAVIO (2a parte)


Se un vero cambio ci dovrà essere allora dovrà essere reale, chiaro e tangibile.

- Tra i vari meccanismi di controllo all’interno della macchina amministrativa, un principio é fondamentale: l’opposizione deve avere a disposizione “Revisori e controllori”. E’ la mia unica garanzia e nessuno potrebbe potermela togliere.
Questo d’Ottavio dovrebbe capirlo ed attuarlo. Lo spero.
- Spero vivamente, e me lo aspetto, che d’Ottavio accantoni definitivamente l’idea dei Consigli di quartiere che solo sarebbero degli angoli ammuffiti di un’amministrazione.
- Il buco nero delle amministrazioni locali e nazionali si chiama: Consulenze professionali.
Se d’Ottavio riesce a trasmette la sua parsimonia alla gestione comunale siamo a cavallo. Dovrà tagliare letteralmente le mani a tutti quelli che lo tireranno per la giacchetta appena stirata per avere consulenze varie.
- L’Area legale del Comune é l’altro buco nero. d’Ottavio ha buoni avvocati nella sua squadra e non dovrebbe avere difficoltà ad organizzarla con criteri moderni e civili. Non possiamo continuare a buttare dalla finestra centinaia di migliaia di Euro in spese legali quasi sempre fasulle.
- Sfido chiunque a capirci qualcosa sul sito web del Comune. Anche se d’Ottavio non é un esperto sull’argomento, sono sicuro, anzi quasi sicuro, che farà ridisegnare il tutto tenendo in conto che una pagina web deve essere costruita da un progettista e da un informatico. Cioè, uno pensa alle necessità dell’amministrazione e del cittadino ed un’altro pensa a scriverla tecnicamente.
Se si vuol fare qualcosa per il turismo, questo deve essere fatta in una pagina web completamente diversa.
- Il dramma del Sud sono i progetti. Da noi, nello sprofondo Sud europeo, circa l’80% dei fondi messi a disposizione dell’UE (sia diretti che FAS) tornano indietro. Ci vorrebbe un incaricato esperto che, in forma gratuita, si occupi esclusivamente di questo argomento. Ora d’Ottavio lo sa.

A questo punto, finito lo spettacolo, il lavoro può cominciare.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

vedo che hai finalmente letto il programma di città nostra. non è mai troppo tardi

franco musa ha detto...

il post precedente l'ho scritto io. franco musa

Gianni di Gregorio ha detto...

FRANCO, quasi tutte queste cose le trovi su METROPOLIS da 2 o 3 anni.
Per esempio vedi CAMBIAMENTI STRUTTURALI POLITICI E AMMINISTRATIVI del 2010.
Alcune altre cose le avevamo proposte a d'Ottavio già da Dicembre 2011.
Comunque sono cose abbastanza ovvie per chi vuol fare una certa politica.

Anonimo ha detto...

Di Gregò..ma secondo te con la fame di soldi che si ritrova D'Ottavio e tutti i suoi amici tu pensi che si possa trovare qualcuno disposto a lavorare gratis? se si trova sarà solo una mezza cartuccia. E poi , tu pensi veramente che i maggiorenti che hanno appoggiato D'Ottavio lo hanno fatto solo per amore verso il prossimo se pensi questo sei davvero ingenuo. Pure questo Musa (è quello delle sagre paesane?)pensa che ci sono ancora i buon samaritani...basta guardare i prezzi che fa pagare per quelle cavolate che offre nelle sagre per capire che che tutti fanno le cose per un tornaconto personale.

Anonimo ha detto...

1)Quelle di Musa saranno cavolate ma attirano migliaia di persone, non mi sembra che quello che si faccia intorno a noi in estate e in generale nei paesi turistici sia meglio.
Musa riesce a far mangiare presto e bene ad un prezzo ragionevole, se poi pensi che organizzare il tutto sia gratuito allora sei un miserabile incapace di amministrarti lo stipendio, se qualcuno te ne ha mai dato uno; autonomo non puoi essere perchè altrimenti non diresti ste stronzate.
P.S. Musa non l'ho votato.

Sono costretto all'anonimato per evitare che la squadra guastatori informatici del PD faccia nomi di innocenti come già successo

Gianni di Gregorio ha detto...

Il tuo commento cancellato é da querela. Ora lo sai.
Leggi bene l'avviso a inizio pagina e datti una regolata.
95.246.180.71

Gianni di Gregorio ha detto...

Non penso di essere un ingenuo, semplicemente non sono affamato.
Non sono un esperto di fondi FAS o della EU, altrimenti me ne occuperei volentieri e gratuitamente.
Ci sono molte persone esperte in alcuni settori che collaborerebbero con la comunità senza compenso, ma che non fanno parte del giro politico, cioè non devono fare carriera politica o non devono mettersi in tasca 10 o 1.000 euro.
E’ un problema di mentalità, di cultura, di cattivo esempio.
Basta andare nel primo Paese confinante all’Italia, a scelta, per trovare innumerevoli esempi di cui io parlo.
Ma noi siamo diversi, ci vantiamo dell’Impero romano e del fascismo e non ci rendiamo conto che siamo indietro, tra gli ultimi.

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